Posidippo di Pella, Epigrammista del primo ellenismo (III secolo a.C.)

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MAguSS
view post Posted on 28/8/2005, 13:59 by: MAguSS




Posidippo (Poseìdippos), nato a Pella, in Macedonia, intorno al 310 a.C., frequentò ad Atene l'ambiente stoico di Zenone e Cleante, quindi peregrinò per le regioni della Grecia e le isole dell'Egeo in cerca di committenze per i suoi epigrammi e poemi. Approdò anche ad Alessandria, dove stabilì rapporti di grande amicizia con Asclepiade e con Edilo. In Egitto dimorò fin dopo la metà del III secolo, come rivela un epigramma contenuto in un papiro di Milano, recentemente scoperto, che celebra una vittoria olimpica riportata intorno al 240 a.C. Per la sua fama di grande epigrammista ricevette la prossenia (uno dei più fondamentali strumenti ‘diplomatici’ atti a tutelare i diritti dello straniero) della Lega Etolica nel 264-263.
Di Posidippo, attraverso le antologie medioevali e la tradizione indiretta, ci erano noti soltanto 23 epigrammi, di tema erotico-conviviale o di destinazione sepolcrale, sufficienti per mostrare un poeta scarno ed essenziale, rapido nell'ideazione, incisivo nel segno. Ebbe le stesse opinioni di Asclepiade in fatto di poetica: come l'amico apprezzò le elegie di Mimnermo e di Antimaco, in dissenso, almeno per quanto riguarda l'autore della "Lide", con Callimaco.
Ma Posidippo, ben poco conosciuto finora, è il grande beneficiario di una scoperta recente: un rotolo di papiro del tardo III secolo a.C., scritto quindi poco dopo la morte del poeta, contenente un'antologia di circa 100 epigrammi per un totale di quasi 600 versi. L'antologia raccoglie gli epigrammi in gruppi tematici, come accade nelle sillogi medioevali.
Il primo gruppo tratta di gemme e pietre preziose, il secondo di presagi tratti dal volo degli uccelli, il terzo raccoglie epigrammi dedicatori (tra questi quelli indirizzati a una nuova dèa, Arsinoe, regina sorella e sposa di Tolomeo II Filadelfo), il quarto epigrammi funerari, quasi tutti in memoria di donne di ogni età e condizione; un altro gruppo comprende epigrammi ecfrastici, descrizioni cioè di opere di scultura: di questi, uno già noto dall'Antologia Planudea descrive una statua di Lisippo raffigurante Alessandro Magno, un'altra sezione ancora raccoglie epigrammi composti per celebrare vittorie equestri. Altri temi sono quelli del naufragio, delle guarigioni prodigiose operate da Asclepio, e dei modi di comportamento. Mancano purtroppo epigrammi erotici e simposiali. Il recupero straordinario prodotto dalla lettura del papiro di Milano ha ampliato in modo considerevole la nostra conoscenza di Posidippo, consentedoci di riconoscere e di confermare le sue doti di poeta.

 
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