4 Aprile, pridie Nonas Apriles

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MAguSS
view post Posted on 30/4/2006, 11:57




4 Aprile: pridie Nonas Apriles
Qualifica del giorno: Dies Nefastus
Feste che si celebravano in questo giorno: inizio dei Ludi Megalesiaci, in onore di Cibele Mater Deum Magna Idaea. I Megalesia sono celebrati esclusivamente dal patriziato, e ricordano l'arrivo a Roma, nel 204 a.C., della pietra nera, proveniente da Pergamo, raffigurante la Dea Cibele. La sua venuta a Roma fu voluta dai Libri Sibillini per scongiurare le difficoltà della seconda guerra punica. Fu considerata fra le "sette cose fatali di Roma", dalla cui presenza derivava la salvezza dell'Urbe.
"In onore della GRANDE MADRE CIBELE si festeggi per sette giorni. Si offrano banchetti e cene".
Le cerimonie erano aperte dall’offerta del moretum (una specie di pesto o di insalata composta di erbe battute in un mortaio insieme a formaggio bianco) sacrificato a Cibele dal Pretore o da un Edile. Trattandosi di una „antica dea” si considerava appropriato offrirle un cibo „antico” composto solo di erbe e latticini, (di cui si credeva si fossero cibati “gli antichi”). La prima notte dei ludi si tenevano feste sontuose [mutitationes] offerte dalle varie famiglie patrizie. Con l’introduzione del culto di Cibele a Roma le famiglie aristocratiche formarono dei sodalizi (sodalitates) in onore della Magna Mater. Da questo nacque anche la tradizione delle cene sociali [mutitationes]. Col tempo questi banchetti divennero elaboratissimi e occasione di eccessi di ostentazione [Fasti Praenestini]. In base ad un decreto del Senato del 161 prima dell’era volgare [Aulus Gellius, Noctes Atticae, 2.24] fu chiesto ai sodali (membri delle associazioni) di giurare di fronte ai consoli che non avrebbero speso più di 120 assi, non avrebbero servito vini d’importazione, né avrebbero messo in tavola più di 120 libbre di argenteria (mezzo quintale). Ovidio lascia capire che l’ostentazione nei banchetti di Megalesia si era estesa anche al popolo [Fasti, IV.353-356].
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Eventi storici di questo giorno: Nel 188 d.C. nasce Caracalla Imperatore Romano. Marco Aurelio Antonino fu detto Caracalla da una omonima veste gallica che amava indossare. Nel 211 d.C. succedette al padre Settimo Severo insieme al fratello Geta che fece uccidere nel 212. Vinse gli Alamanni nel 213 ed i Parti nel 214-216. Con l’editto di Caracalla o Constitutio Antonina (212), il suo atto più importante, estese a tutti gli abitanti dell’impero la cittadinanza romana, ottima cosa, ma un pò indiscriminata ed affrettata (per ragioni fiscali: pagavano di più i cittadini che i sudditi!). Nel 217 fu ucciso dai soldati. Nel 212 iniziò la costruzione delle grandiose terme (oltre 10 ettari) che portano il suo nome.
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